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Cézanne, Paul.

Pittore francese. È considerato tra i massimi maestri della pittura moderna, indiscusso punto di riferimento per tutti gli artisti successivi. Si formò nella scuola di disegno della città natale, integrando l'inevitabile accademismo impartito in quella scuola con una solidissima preparazione culturale. Trascorse gli anni giovanili al Collegio di Bourbon dove ebbe per compagno Emile Zola, al quale rimase legato da profonda amicizia. Nel 1859 studiò legge per un breve periodo ad Aix-en-Provence; nel 1861 passò a Parigi per studiare pittura. Fu esattamente in quell'occasione che poté conoscere Pissarro del quale subirà negli anni seguenti una indiscussa influenza. Negli anni successivi, entrò in intimo contatto con la cerchia dei pittori impressionisti, alternando i periodi di soggiorno a Parigi con quelli di isolamento nella dimora di Aix. Le tappe successive sono un susseguirsi di avvenimenti fondamentali per la sua formazione: nel 1865 l'incontro con Manet, capo riconosciuto del gruppo degli Impressionisti; nel 1870 è chiamato a lavorare all'Estaque: nel 1873 è ospite di Pissarro nella sua dimora di Auvers-sur-Oise. Tra le esposizioni di maggiore importanza alle quali prese parte, bisogna citare la Prima e la Terza rassegna degli Impressionisti, rispettivamente nel 1871 e nel 1877; e quella del "Group de XX" a Bruxelles nel 1877. Una prima personale gli venne allestita nel 1855 dal mercante Vollard; cui seguì nel 1904, quella al Salon d'Automne e al Salon des Indépendants. La maturazione artistica di C. si snoda lungo una direzione che affonda sicuramente le sue radici nei grandi pittori romantici, Delacroix e Coubert, come nei pittori italiani del passato (Caravaggio, Tintoretto), francesi e spagnoli (El Greco, Ingres, Ribera), filtrati attraverso le più recenti influenze impressionistiche e di Pissarro in particolare. Tuttavia da tutta la sua opera appare evidente come la fase impressionista sia da ritenersi sporadica; con il gruppo degli Impressionisti, del resto, egli fu in sostanziale polemica e quelle esperienze furono considerate punti di partenza per la rappresentazione della luce attraverso il colore, per una più partecipata rappresentazione della natura. Ma alle vibrazioni visive degli Impressionisti, fini a se stesse, come alla superficiale rappresentazione della realtà, ridotta a facile pretesto per quella vibratile composizione di luce-colore e svuotata di ogni significato pregnante, C. oppose costantemente uno sforzo nel cogliere la realtà, come insieme di masse e colori diversi in delicato e architettonico equilibrio. La ricerca costante nella tradizione degli elementi naturali in masse, volumi, piani geometrici, lo portò a stupefacenti evoluzioni di linguaggio, stabilendo rivoluzionari criteri pittorici, che sono considerati alla base del movimento cubista e di altre fondamentali correnti artistiche del Novecento. Citiamo alcune delle sue opere: Ritratto di Chocquet, Natura morta con cipolle e bottiglia, Paesaggio di Provenza, Mont Saint-Victoire, Autoritratto, La casa del suicida, L'asino e i ladri, Giocatori di carte (Aix-en-Provence 1839-1906).
Paul Cézanne: “Pommes et orange“ (Parigi, Louvre)

Paul Cézanne: “Alberi che formano un arco“, 1906 (New York, coll. Pearlman)